Quando si parla della Contessa di Castiglione le prime immagini che vengono in mente sono le sue foto in bianco e nero che la ritraggono avvolta in vaporosi abiti di metà Ottocento, con un’espressione seria, pensosa e a volte misteriosa. Figura simbolo del XIX secolo, il suo fascino e la sua vita avventurosa colpiscono fin dall’inizio del Novecento l’immaginario di tante persone, una fra tutte la Marchesa Casati Stampa di cui abbiamo parlato qualche tempo fa.

Una bambina precoce

Virginia Elisabetta Luisa Carlotta Antonietta Teresa Maria Oldoini nasce a Firenze il 22 marzo 1837. Figlia del marchese Filippo Oldoini e della marchesa Isabella Lamporecchi, fin da bambina adora il lusso ed è presto consapevole della sua bellezza che inizia ad attirare più di uno sguardo.

La Contessa di Castiglione, indossa un abito scuro e grandi bracciali nella foto "L'Interrogation", 1856 circa

La Contessa di Castiglione, “L’interrogation”,1856-58

Nel 1854, a 17 anni, Virginia sposa per volere della famiglia Francesco Verasis Asinari, conte di Costigliole d’Asti e Castiglione Tinella, acquisendone il titolo nobiliare, l’accesso alle sue grandi ricchezze e iniziando a frequentare la corte dei Savoia a Torino.

La sfolgorante ascesa della Contessa di Castiglione

Il matrimonio tra Virginia e il conte di Verasis Asinari non è felice: lei non ne è innamorata e dopo avergli dato un figlio, Giorgio, si dedica alla sua vita fatta di feste, conquiste amorose e spese folli.

La Contessa di Castiglione si guarda allo specchio e alle sue spalle c'è il figlio Giorgio

La Contessa di Castiglione con il figlio Giorgio, 1863 – 66

Alla corte dei Savoia riscuote un grande successo, tra le sue conquiste ci sono uomini di potere come l’ambasciatore in Francia Costantino Nigra, il ricchissimo barone Rothschild e i fratelli Doria. Le donne invece non la apprezzano particolarmente anzi spesso le sono ostili a causa del suo comportamento giudicato troppo presuntuoso, della sua grande vanità, avidità e del suo egocentrismo.

In missione a Parigi

Virginia quindi non passa inosservata a Torino e ben presto si trova ad essere una figura fondamentale per le sorti della politica piemontese e italiana. Nel 1855 Camillo Benso conte di Cavour, cugino del marito, le affida una missione segreta, importante e delicata: sedurre Napoleone III e convincerlo a dare il suo appoggio al Regno di Sardegna nel lungo e complicato iter verso la nascita dell’Italia. Virginia accetta e con marito e figlio parte alla volta della capitale francese dove inizia le manovre di avvicinamento all’imperatore.

La Contessa di Castiglione indossa l'abito "Regina di Cuori"

La Contessa di Castiglione, in abito “Regina di Cuori”, anni ’60 circa

Anche qui la Contessa di Castiglione non tarda a fare conquiste e nel giro di un anno riesce nel suo intento. La missione viene compiuta nel castello di Compiègne nel 1856 e per circa un anno Virginia diventa l’amante ufficiale di Napoleone III suscitando scandalo e le ire della consorte, Eugenia de Montijo. Nel frattempo la Francia si allea con il Piemonte.

Lo stile della Contessa di Castiglione

Virginia è giovane e bellissima, dedica tutte le sue energie a costruire il suo personaggio. Vuole essere la donna più bella e ammirata del secolo, crede fortemente in se stessa e nel suo fascino. Dà grande importanza agli abiti, che devono mettere in risalto le sue forme ed essere lussuosi, è una cliente assidua dell’atelier Worth all’epoca il più famoso di Parigi e del quale è già cliente l’imperatrice.

La Contessa di Castiglione con manto di ermellino, accanto a lei il figlio Giorgio bambino

La Contessa di Castiglione con il figlio Giorgio, anni ’60 circa

Il suo stile è ricco di decorazioni, spesso teatrale, imitato da tante donne che però non riescono ad uguagliarla. Ama i colori, soprattutto il rosso, e spesso sceglie il viola e l’ametista che riprendono i riflessi dei suoi occhi. Verde acqua è invece la vestaglia che indossa la notte in cui seduce l’imperatore.

La Contessa di Castiglione con una grande collana, decorazioni floreali. Serie "Roses"

La Contessa di Castiglione, serie “Roses”, anni ’60

Ovviamente adora i gioielli e sfoggia con grande orgoglio una collana con ben cinque giri di perle regalatale da Napoleone III. I capelli sono voluminosi, acconciati con tanti boccoli, come vuole la moda dell’epoca, tirati tutti su o lasciati cadere in ciocche sparse sulle spalle.

La Contessa di Castiglione con abito scuro che le lascia spalle e braccia scoperte e lungo velo nero, 1861 circa

La Contessa di Castiglione, 1861 circa

I ritratti fotografici

Per molti anni Virginia posa per una serie di ritratti fotografici realizzati in gran parte dallo studio Pierson & Mayer a Parigi. Molto famoso all’epoca, lo studio realizza le fotografie di importanti personalità tra cui numerosi aristocratici. Si contano circa 400 suoi ritratti fotografici, un numero enorme per il XIX secolo! In quegli anni infatti la fotografia sta muovendo i primi passi, i tempi di posa sono lunghi e i costi per un singolo scatto molto alti. Ma lei non bada a spese sempre tesa a costruire il mito della sua bellezza che vuole rendere immortale.

La Contessa di Castiglione seduta indossa un ampio abito bianco e regge un ventaglio di piume

La Contessa di Castiglione in abito bianco e ventaglio, metà degli anni ’60 circa

La Contessa di Castiglione sceglie personalmente le scene da rappresentare e quali dei suoi abiti indossare. Ne vengono fuori ritratti di vario genere, a volte dal significato misterioso, che spesso mostrano rievocazioni di scene teatrali. Si fa addirittura ritrarre nei panni di una suora. Virginia guarda spesso l’obiettivo, non sorride mai, e si mostra in tutta la sua bellezza molte volte davanti ad uno specchio. Non esita a far fotografare i piedi e le gambe scoperte fino al ginocchio, cosa ritenuta piuttosto sconveniente all’epoca.

Gambe e piedi della Contessa di Castiglione, foto di Pierson

La Contessa di Castiglione, foto delle gambe, anni ’60, foto di Pierson

Dopo la missione a Parigi

Nell’aprile del 1857, l’imperatore Napoleone III subisce un attentato mentre sta uscendo dall’appartamento della Contessa di Castiglione. Si dice che in realtà sia stato architettato per mettere in cattiva luce la sua amante che viene allontanata dalla corte. A partire da questo episodio la vita di Virginia cambia e inizia a viaggiare moltissimo finendo per rientrare in Italia e vivere tra La Spezia, città natale del padre, e Torino.

La Contessa negli anni Novanta dell'Ottocento con abito a fiori e grande ventaglio

La Contessa di Castiglione con un grande ventaglio, anni ’90 circa

Nel 1867 il conte di Verasis Asinari muore cadendo da cavallo e 12 anni dopo, nel 1879, muore anche il figlio Giorgio. Virginia, che non ha mai smesso di intessere relazioni amorose, anche con re Vittorio Emanuele II, decide di tornare a Parigi. Qui continua a farsi fotografare indossando gli abiti degli anni giovanili e a frequentare l’alta società ma il passare degli anni e i due lutti subiti si fanno sentire. Da sempre schiva e con pochi amici inizia a vivere sempre più in solitudine. Si racconta che faccia coprire tutti gli specchi della sua abitazione e che esca solo di notte per non mostrare il suo invecchiamento.

La Contessa di Castiglione davanti allo specchio, 1894 circa

La Contessa di Castiglione allo specchio, 1894 circa

La Contessa di Castiglione muore a Parigi il 28 novembre 1899 e viene sepolta nel cimitero di Père – Lachaise. Cerca di diseredare tutti i suoi eredi ma non ci riesce e sono proprio loro che impediscono che venga sepolta con indosso la vestaglia verde acqua, i suoi gioielli e i due pechinesi imbalsamati ai suoi piedi come avrebbe voluto.

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