Fino al 20 ottobre sono in mostra a Milano alcuni dei capolavori di Louis Vuitton selezionati dagli archivi della maison che hanno come filo conduttore le invenzioni, il viaggio, l’arte di custodire oggetti e le icone del marchio

Anticipare i desideri e i bisogni è sempre stato il punto di partenza di Louis Vuitton per ideare e proporre oggetti che spesso sono entrati nella storia del viaggio e della moda. Fondata nel 1854, l’azienda francese nasce per creare valigie e oggetti per il viaggio in un’epoca in cui spostarsi spesso non è né comodo né veloce ma, grazie anche all’ausilio dei bagagli della maison, il viaggiatore può ritrovare un po’ di comfort. In questa ottica si studiano e si lanciano tante novità destinate a cambiare il modo di viaggiare: nel 1875 viene creato il baule – guardaroba che consente di trasportare i propri abiti in modo facile e sicuro, nel 1901 viene prodotta la Steamer, la prima borsa morbida pensata per i viaggi in nave, mentre il 1930 è l’anno della Keepall, borsa da viaggio divenuta famosissima nel corso del decenni, amata da molte star del passato e ancora oggi utilizzata da tanti viaggiatori.

Dall’alto mini cappelliera e cappelliera, 2019
In basso kit dell’autista o cappelliera, 1916

La mostra “Time capsule exhibition Milan” consente di fare un viaggio nel passato di Louis Vuittton per scoprire o riscoprire le creazioni più belle, importanti e in molti casi ancora attuali del marchio francese. Si parte dalla dimostrazione pratica dell’artigianalità delle creazioni del marchio: nella prima sala viene mostrato il lavoro di un artigiano pellettiere e alcuni esempi di pelli, parti in metallo e decorazioni utilizzate per la realizzazione di alcuni modelli di borse.

Artigiano al lavoro

Una dopo l’altra le sale svelano i protagonisti della mostra: dai bauli, alle borse agli oggetti nati per custodire, tutti fanno pensare a decenni lontani, a lunghi viaggi, a serate eleganti a bordo di grandi transatlantici o lunghi treni. Ne è un esempio il baule-guardaroba, nato perfezionando il modello in uso per i viaggi transoceanici, alleato fondamentale per le donne e gli uomini che si muovono da un Paese all’altro.

Baule – guardaroba Secrétaire, 1929

Chi viaggia vuole portare con sé anche gli oggetti, non solo gli abiti. Nascono così i beauty case, i cofanetti per la toeletta o i bauli che custodiscono gioielli, cosmetici, prodotti per la cura della persona, liquori. Spesso personalizzati con le iniziali del proprietario sono un esempio di raffinatezza, di cura dei dettagli e di soluzioni studiate per utilizzare al meglio il poco spazio a disposizione per custodire e proteggere oggetti spesso molto preziosi.

Beauty case in tela Monogram, 1959
Baule Milano in Maroquinerie, 1925
Cofanetto da toeletta in pelle, 1927

Indispensabile compagna di ogni donna nella vita di ogni giorno come in viaggio è senza dubbio la borsa, in ogni suo modello e declinazione. Nella mostra possiamo vedere Dauphine, creata nel 1979 e riproposta quest’anno con qualche elemento più contemporaneo.

Borsa Dauphine, a sinistra 1979 e a destra 2019

Il passato, soprattutto quando è grande e importante, ritorna sempre e sulle sue basi si può costruire il futuro per viaggiare, custodire, conservare. La parte finale del percorso della mostra è dedicato agli abiti da red carpet, alle collaborazioni con grandi artisti contemporanei come Jeff Koons, agli Objets Nomades, oggetti d’arredo firmati insieme a importanti designer come Patricia Urquiola e Atelier Oï.

Baule con video installazione

È senza dubbio affascinante poter fare un viaggio nel tempo e nella storia per ricordarci anche il valore della lentezza e il gusto del viaggio in un tempo tanto veloce come il nostro.

Time capsule exhibition Milan, Piazzetta Reale, dal 20 settembre al 20 ottobre 2019 tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00, ingresso libero.

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