Febbraio, si sa, è insieme a settembre il mese dedicato alle sfilate della moda donna che si susseguono dall’America all’Europa coinvolgendo le città ritenute universalmente capitali della moda: New York, Londra, Milano e Parigi. Questa è la settimana di Milano, dal 18 al 24 febbraio va in scena Milano Moda Donna in un turbine di sfilate, presentazioni ed eventi organizzati per far conoscere alla stampa, ai buyer e agli appassionati le collezioni Autunno/Inverno 2020-21.

Sfilata di moda di Chanel, 1966. Si riconoscono Barbra Streisand, Marlene Dietrich ed Elsa Martinelli

Tra il pubblico, da sinistra Barbra Streisand, Elsa Martinelli e Marlene Dietrich ad un sfilata di Chanel, 1966

La grande influenza della Francia

Le sfilate di moda femminile sono state organizzate in Italia ben più tardi di altri Paesi come la Francia e gli Stati Uniti. Già nella seconda metà dell’Ottocento Charles Frederick Worth presenta i nuovi modelli facendoli indossare alle modelle del suo atelier e presentandoli in anticipo di diversi mesi rispetto alla stagione in cui verranno indossati. Alcuni decenni più tardi un altro couturier francese, Paul Poiret, nel 1912 organizza una vera e propria tournée nelle maggiori città d’Europa per presentare i suoi modelli. L’idea si rivela un grande successo, gli abiti iniziano ad uscire dagli atelier per farsi ammirare da un numero molto più grande di persone.

La modella indossa un lungo abito di Paul Poiret, 1913

Abito di Paul Poiret, 1913

Come sappiamo, la moda in Italia ha vissuto per molto tempo all’ombra di quella francese, importandone e proponendone i figurini alle clienti delle sartorie, dando poco spazio alla creatività e all’innovazione nazionali. Sebbene già all’inizio del XX secolo ci siano stati alcuni tentativi, come quello di Rosa Genoni, di promuovere la nascita di una moda italiana, per molti anni ancora la Francia ha continuato a dettare legge in fatto di nuove tendenze e di modelli da seguire.

Journal des Demoiselles, figurini del 1885

Journal des Demoiselles, 1885, da Pinterest

La prima sfilata di moda a Firenze

L’anno in cui tutto cambia è il 1951 quando Giovanni Battista Giorgini, imprenditore toscano che fino al crack del 1929 ha esportato in America oggetti di antiquariato e artigianato toscano, organizza la prima sfilata di Alta moda italiana che chiama “First Italian High Fashion Show“. L’evento si tiene nella sua residenza privata, villa Torrigiani a Firenze, il 12 febbraio 1951 e vengono presentati i modelli di alta moda e di prêt-à-porter di diverse case italiane tra cui Sorelle Fontana, Emilio Schuberth, Jole Veneziani, Germana Marucelli ed Emilio Pucci. Assistono alla presentazione alcuni giornalisti e 6 buyer americani che lavorano per grandi department store come Bergdorf Goodman di New York. La sfilata è un grande successo e grazie anche alla stampa si comincia finalmente a parlare di moda italiana non solo entro i nostri confini ma anche all’estero.

Foto di Giovanni Battista Giorgini, anni '50

Giovanni Battista Giorgini

Una foto tratta dalla prima sfilata a Firenze il 12 febbraio 1951

Un’immagine della sfilata del 12 febbraio 1951

Da Firenze a Roma

Sei mesi dopo, il 27 luglio, Giorgini organizza una seconda sfilata sempre a Firenze e, a partire dall’anno successivo, le presentazioni, ormai divise in più giornate, si tengono nella Sala Bianca di Palazzo Pitti. Per diversi anni Firenze continua ad essere la città scelta da case di moda e sartorie per presentare le proprie novità. A partire dagli anni ’60 però le maison romane decidono di sfilare nella loro città che in quegli anni vive un momento d’oro grazie alle produzioni cinematografiche e ai divi che vi abitano o che si fanno fotografare nei suoi tanti locali notturni.

Una foto della sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, 1955

Sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, 1955

Sfilata nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, 1962, Archivio Foto Locchi

Lo scettro passa a Milano

Nel 1967 le sfilate di alta moda si spostano definitivamente a Roma ma un’altra città sta per entrare in scena: Milano. Proprio qui all’inizio degli anni ’70 cominciano a sfilare le collezioni di prêt-à-porter di alcuni marchi tra cui Krizia, Missoni e Walter Albini, e alla fine del decennio la manifestazione attira in città le griffe più famose, la stampa di settore e i compratori per diventare quello che vediamo ancora oggi. Milano vede inoltre l’ascesa dei grandi marchi come Giorgio Armani, Gianni Versace e Gianfranco Ferré che con le loro creazioni portano in tutto il mondo la bellezza, la maestria e la grande creatività del Made in Italy.

Sfilata Krizia, 1980, Corbis

Sfilata Gianfranco Ferré, A/I 1982-83, Corbis

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